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APOLOGO SUI CANI AL RISTORANTE

L'altra sera la nonna è andata al ristorante La Ruota, con il suo deambulatore, senza il quale non può più camminare.

Appena entrata, il tempo di armeggiare con la borsa in cerca del golfino, per proteggersi dall'aria condizionata trans-siberiana, il gestore le si è avvicinato e, con fare cortese ma deciso, le ha detto: "Signora, qui non possono entrare cicli, motocicli, tricicli, carrelli per la spesa, carriole (con o senza nonna) e ogni genere di veicoli dotati di ruote. Mi dispiace, ma dovrà parcheggiarlo fuori".

"Ma perché?" ha chiesto timidamente la nonna.

"Perché se tutti facessero come lei qui sarebbe un maledetto parcheggio, e i clienti non verrebbero più...". La nonna si è guardata intorno: i tavoli erano tutti apparecchiati e malinconicamente vuoti, NON C'ERA UN CANE!

Per timore che a lasciar fuori il suo trabiccolo potessero rubarglielo (e ancora non aveva finito di pagarlo) la nonna ha girato altezzosamente sulle ruote (altezzosamente in senso molto figurato) e se n'è andata.

Fuori dal locale quasi si è scontrata con una giovane coppia: lui e lei, mano nella mano, piroettavano sui pattini a rotelle, dirigendosi verso l'entrata del ristorante. Lei teneva un vispo cagnolino al guinzaglio.

La nonna li ha guardati e ha detto: "Ragazzi, vi avviso: in questo ristorante può entrare solo il vostro cane..."

Nonna Abeffarda